Non pensavo avrei mai scritto questo articolo perché è un po’ più tecnico rispetto ai precedenti.
Però già dopo i primi articoli diverse persone mi hanno chiesto di entrare più nel dettaglio e capire meglio come funziona la sismicità, soprattutto qui in Italia.
Cercherò di farlo più semplicemente possibile e alla fine ti farò vedere la vera mappa sismica italiana.
Per poter capire al meglio questo articolo hai bisogno almeno di leggere questi due articoli dove ci sono le basi da cui partiremo.
Sono due articoli molto semplici e brevi da leggere e quindi ti consiglio di farlo prima possibile.
Articolo 1 http://casewonderwall.com/sai-cose-il-rischio-sismico-italiano/
Articolo 2 http://casewonderwall.com/il-grande-problema-della-mappa-sismica-italiana/
Letti questi possiamo proseguire senza alcun problema.
Possiamo sintetizzare questo primi due articoli in due concetti molto semplici:
- Le mappe di pericolosità sismica sono costruite partendo dallo storico dei documenti tramandati (non si sa come) dal medioevo in poi, e sono costruite ipotizzando l’intensità degli eventi accaduti perché non esistevano strumenti di misura. Oltretutto sono soggette sicuramente ad errori di tramandamento e quindi non sono certe altamente affidabili.
- Le mappe ci dicono l’accelerazione che il terremo potrà avere ipotizzando che in una zona possa accadere un terremoto di una certa entità ogni tot di anni. Non ci dicono in nessun modo che questi terremoti possano essere più forti o più frequenti del previsto.
Vediamo però di spiegare meglio questi due concetti.
Molto spesso do per scontate delle cose e quindi ho molto piacere quando mi vengono chieste delle precisazioni perché mi aiuta a immedesimarmi meglio nel lettore.
Infatti scrivere non è certamente il mio punto forte.
Mi hanno chiesto di spiegare meglio il concetto di probabilità.
Ripartiamo un po dall’inizio.
Un terremoto può avere diverse magnitudo, terremoti di lieve magnitudo sono molto frequenti e spesso sono impercettibili per noi umani.
Altri di entità maggiore avvengono più spesso, altri ancora particolarmente forti avvengono ogni migliaia di anni.
Come puoi vedere dal disegno più passano gli anni più aumenta la possibilità che un terremoto fortissimo possa avvenire.
Più forte è la sua magnitudo maggiori saranno i danni sulla struttura e maggiore quindi sarà anche il rischio per le persone.
Puoi vedere che per terremoti fortissimi esiste un reale rischio per le persone (zona rossa) e quindi la struttura è vicina al collasso.
Ma anche con terremoti forti (che avvengono ogni 475 anni mediamente) la struttura viene compromessa e non risulta più idonea all’utilizzo (zona gialla). Senza contare che comunque potrebbero esserci dei danni alle persone.
Tipico esempio è il classico muro di laterizio che si sfalda e ti cade in testa.
La struttura portante è anche in uno stato decente ma i muri vengono giù come birilli.
E spesso le persone ci finiscono sotto.
Infatti le morti per causa dei blocchi che si staccano sono tra le più frequenti.
Come vedi dalla riga nera la norma di legge e quindi le costruzioni in muratura tradizionali man mano che sale la forza del terremoto non ti cautelano più.
La probabilità di un evento sismico in definitiva è “composta” da due parti:
- la probabilità che un terremoto abbia una certa intensità
- la probabilità che questo evento possa avvenire entro un certo tot di anni
Partendo da questo concetto qui facciamo alcune considerazioni.
Primo, non sappiamo con certezza da quando partono questi X anni da cui mediamente viene calcolata la mappa sismica, potrebbe scattare anche domani mattina perché lo storico dei terremoti che abbiamo come ben sai non è affidabile.
Per secondo, ancora più importante è che questi sono dati medi, quindi non ci dice nessuno che il periodo non possa essere più corto.
O che addirittura possano avvenire ( come è già capitato), due terremoti rari a distanza di pochi anni.
Le nostre abitazioni sono realizzate sulla base dei terremoti che avvengono ogni 975 anni scartando tutti quelli molto più rari che possono venire anche ogni 2475 anni.
Quindi semplicemente per le nostre case accettiamo che crollino quando avverranno terremoti molto rari ma particolarmente potenti.
Come già ho scritto in un mio vecchio post cerco di spiegarti questo concetto usando il gioco della roulette.
Nella roulette abbiamo 36 numeri. E abbiamo ancora lo zero (il numero che fa vincere il banco) che è quello verde.
Diciamo che i numeri da 1 a 36 sono scosse di terremoto attese di varia entità, ma sempre nei limiti del previsto.
Lo zero invece è una scossa più forte di quella prevista.
Quindi le probabilità che avvenga una scossa più forte del previsto è abbastanza bassa.
Però esiste.
Adesso giriamo la roulette e lanciamo la pallina.
Ognuno dei 37 numeri (36 più lo zero) ha la stessa probabilità di accadere.
Quindi domani mattina potresti avere un terremoto fortissimo (se esce lo zero).
Ovviamente hai molto più possibilità che questo non succeda perché ci sono 36 numeri che invece sono scosse previste.
Se io continuo a aumentare il numero di tiri (ipotizziamo che siano nella realtà gli anni che passano) la possibilità che esca almeno una volta lo zero aumenta.
Quindi ma mano che trascorre il tempo aumenta la possibilità che un fortissimo possa avvenire.
E se questo dovesse avvenire le nostre abitazioni non sono certo preparate.
Inoltre, se questo dovesse accadere, non è detto che al prossimo evento sismico non accada di nuovo.
Come nella roulette può uscire due volte di seguito lo zero possono verificarsi nella realtà due scosse impreviste di seguito.
Spero che questo esempio ti sia stato di aiuto per capire meglio il concetto di probabilità.
Adesso vediamo come si sposa questo concetto con le mappe di pericolosità.
Queste mappe sono costruite prendendo due parametri come ti ho detto.
Ogni mappa può avere una probabilità differente che è espressa in %.
Più questa percentuale che usiamo è bassa più andiamo a considerare tutti i tipi di terremoto.
Per una casa, una percentuale del 10% prende in considerazione terremoti che avvengono ogni 475 anni.
Una percentuale del 5% prende i terremoti rari che avvengono ogni 975 anni.
Una percentuale del 2% comprende anche quelli molto rari, che avvengono ogni 2475 anni.
Quindi cosa succede nella mappa se questo valore di superamento pari al 10% lo riduciamo e andiamo verso una situazione che garantisce maggiore sicurezza?
Lo puoi vedere in due mappe messe a confronto, una con un percentuale di superamento del 10% (a sinistra) e una con superamento del 2% (a destra).
Penso che ti sarà subito evidente che una volta abbassata la soglia, il rischio sismico in Italia sia molto superiore.
Quindi più io includo terremoti che possono avvenire dopo lunghissimi anni, più il mio rischio aumenta, e questo lo vedi bene dalla foto della mappa sismica di destra.
Anche in zone dove inizialmente erano previste scosse di lieve entità adesso i valori attesi sono molto più alti.
La vera mappa sismica italiana dovrebbe essere quella con il 2% che hai appena visto.
Non penso sia una vera cospirazione del governo, però la verità che il nostro caro governo non ci dice è quella che le mappe non ci mostrano la reale situazione italiana.
Se adesso per dimensionare la struttura della nostra casa, usiamo questi valori più alti più la nostra casa sarà molto più resistente.
Questo valore impostato del 10% è uno degli argomenti più accesi in ambito sismico perché molte persone vorrebbero abbassare questo valore verso lo zero per far vedere veramente quello che è il rischio reale del problema.
Quantomeno viste tutte le incertezze sui dati che abbiamo, prendersi un minimo di cautela dovrebbe essere il minimo da fare.
Infatti da più parti il modello sismico italiano è stato contestato e, da diverso tempo, si stanno studiando altri modelli che diano maggiori garanzie.
Guarda come varia l’accelerazione attesa del suolo al variare del periodo massimo con cui possono avvenire i terremoti.
Più passano gli anni, maggiore è il rischio..
Questo concetto ovvio, che ho più volte sottolineato nei vari post che ho scritto sta alla base del motivo che trovo sensato e doveroso costruire la propria casa tenendo in considerazione eventi sismici ben più forti di quelli previsti attualmente.
Hai visto quindi che sia sotto l’aspetto dell’intensità dei terremoti che sono quello del tempo la situazione italiana è tutt’altro che rosea.
Penso che siamo entrati abbastanza nel dettaglio anche si in realtà ci sarebbe da dire molto di più.
Ci sono ancora vari aspetti da considerare come ad esempio la conformazione del suolo di cui farò qualche accenno in uno dei prossimi post.
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Se invece vuoi maggiori informazioni riguardo al problema sismico in Italia (e come fare a risolverlo) clicca su questo link
Ciao e ci vediamo al prossimo articolo!